La scultura lignea policroma raffigurante sant'Antonio abate, proveniente dalla località Frascaro di Norcia La scultura lignea policroma raffigurante sant'Antonio abate, proveniente dalla località Frascaro di Norcia
Video della mostra "I tesori della Vanerina"

Il SANT'ANTONIO ABATE di Frascaro di Norcia

 

La scultura lignea policroma raffigurante sant'Antonio abate, proveniente dalla località Frascaro di Norcia, è una delle tantissime opere d'arte sacra sopravvissute al terremoto del 2106 in Umbria che affollano il deposito del Santo Chiodo a Spoleto. La statua è miracolosamente scampata al crollo quasi totale della chiesa, rimanendo in piedi all'interno della nicchia che la ospitava. Quando la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria ci ha chiesto un secondo miracolo, ovvero quello di attuare un intervento conservativo con apertura di saggi stratigrafici per indagare le superfici sottostanti, non ci siamo potuti tirare indietro e in venti giorni il lavoro è stato realizzato. L' intervento conservativo ha permesso di ristabilire una solidità strutturale tra i blocchi di legno che compongono la statua e di consolidare le superfici dipinte danneggiate dal sisma. I saggi stratigrafici realizzati in zone significative dell'opera, hanno dato dei risultati sorprendenti, portando alla luce altri strati di colore e tracce di doratura nascoste sotto le ridipinture attualmente visibili. Rimuovendo vari strati di preparazione e di pittura sovrammessi all'originale nel corso dei secoli, abbiamo riscoperto una pellicola pittorica salda e brillante, con dei colori ricchi e vivaci. Sotto ad una pittura opaca e povera di legante, stesa su una spessa preparazione gessosa, abbiamo trovato dei colori meravigliosi oltre che un diffuso utilizzo di foglia d'oro. Nonostante lacunosa in molti punti, su ampie zone del manto e della veste, la pellicola pittorica è stata svelata in tutta la sua bellezza.

Il sant'Antonio abate fa parte della mostra "I tesori della Valnerina" inaugurata lo scorso 12 aprile 2017 presso la Rocca Albornoziana di Spoleto e visitabile per tutta l'estate.

Per la Keorestauro è stato un immenso piacere aver potuto dare un piccolo contributo alla conservazione di un manufatto che rimane in attesa di essere riscoperto e studiato.

Giuseppe Ammendola